L’importanza dell’attività fisica non è solo dovuta per incrementare il dispendio energetico, il miglioramento dell’utilizzazione muscolare dei carboidrati, l'induzione di enzimi glicolitici, l'ossidazione della massa grassa, l’attività fisica, permette un risparmio della  massa muscolare proteica durante un regime dietetico ipocalorico.

Associare una corretta alimentazione ad adeguate abitudine motoria è un atto indispensabile per ottenere dei risultati ottimali nella riduzione della massa grassa e conservazione della massa magra. Le due cose devono essere viste come un sinergismo di fattori che concorrono al miglioramento di un buon stato di salute. L’obiettivo di un corretto regime dimagrante si deve prefiggere di perdere peso di massa grassa e conservare la massa magra (massa muscolare), inoltre l’attività fisica praticata con regolarità permette un buon funzionamento dell’apparato cardio-circolatorio, dei muscoli, dell’apparato scheletrico, riduce i livelli di colesterolo, ed è un sistema di prevenzione dell’obesità.

Il soggetto in sovrappeso deve intraprendere un programma di esercizi fisici da eseguire con una frequenza non inferiore alle tre volte la settimana. E’ consigliabile l’esercizio isometrico intervallato (ad es. 1 minuti di lavoro intervallati da 2 minuti di riposo) e che impegni a rotazione diversi gruppi muscolari, per ottenere un lavoro impegnato senza raggiungere un esaurimento di energia muscolare. Nella prescrizione dell’attività fisica va ricordato che il soggetto obeso, anche se giovane, può presentare problemi cardiorespiratori ed articolari, e nel sovrappeso l’attività fisica può costituire un ulteriore e grave sovraccarico di lavoro cardiaco, pertanto è importante prima d’intraprendere  un programma di attività fisica e sportiva sottoporsi ad una visita medica specialistica ed in base alle proprie condizioni, personalizzare il programma per una corretta attività fisica.

L’organismo ottiene energia dalle calorie fornite dagli alimenti mediante la costruzione di molecole di ATP. In base alla durata dello sforzo possiamo ottenere ATP dai nutrienti con un meccanismo detto anaerobico tipico delle attività esplosive e violente, che comportano una rapida richiesta di energia e di ossigeno (ad esempio pesistica, body building, corsa di velocità, il salto, nuoto, ecc.), oppure aerobico, il quale non porta all’accumulo di sostanze tossiche di scarto (acido lattico).